La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. ART 9 COSTITUZ

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giovedì 7 luglio 2016

LETTERA ALLA PROVINCIA



COMITATO PER LA TUTELA AMBIENTALE DI VILLA PEDERGNANO
                                                                                  SPETT.LE PROVINCIA DI BRESCIA
                                                                                  protocollo@pec.provincia.bs.it 
Erbusco, 29 giugno 2016
Oggetto: RICHIESTA INSERIMENTO NEL PIF (PIANO INDIRIZZO FORESTALE) DELLA EX CAVA NOCE DI ZOCCO
Il 29 maggio u.s. la popolazione di Erbusco, è stata chiamata ad esprimersi sul quesito: “Siete d’accordo con la proposta di ampliamento del centro commerciale Le Porte Franche così come avanzata dalla ditta proponente, completa delle relative compensazioni economiche ed urbanistiche spettanti al Comune di Erbusco, comprendenti anche il recupero ambientale della ex cava Noce”. L’esito è stato il seguente:
-Totale votanti: 2998 (45,66% degli aventi diritto): la consultazione è VALIDA.
-Totale sì: 1377 (45,96% dei votanti)
-Totale no: 1616 (53,94% dei votanti)
-Nulle o non valide: 3 (0,1% dei votanti).
Tra l’altro così l’A.C. ha commentato i dati: “Come affermato nelle scorse settimane, il progetto di ampliamento delle Porte Franche NON sarà inserito nella variante al PGT”.
Al contrario non è chiaro quali siano le intenzioni del’A.C. sul sito della ex cava Noce di Zocco, pertanto vi esponiamo le nostre riflessioni in proposito unitamente alla richiesta di cambiare la destinazione d’uso del sito in oggetto. La cava Noce, secondo noi, deve essere messa in sicurezza ripulendo l’area da quanto indebitamente scaricato negli anni e istituendo delle forme di controllo per evitare il ripetersi degli scarichi abusivi. L'Amministrazione dovrebbe emettere specifica ordinanza in tal senso. E’ necessario inoltre cambiare la destinazione d’uso del sito in area boschiva da sottoporre al Pif provinciale (Piano di indirizzo forestale), con trasformazione dell’area in zona di salvaguardia e di tutela, con l'intento di preservare e rinvigorire un polmone verde da restituire un giorno alla collettività come parco pubblico (si vedano al riguardo le foto allegate).  L'esito della consultazione allo Zocco e in tutto il Comune infatti, evidenzia il chiaro NO al riempimento con qualsiasi materiale e l'esigenza di un suo recupero a fondo cava.
Alla luce di quanto esposto,
CHIEDIAMO A CODESTA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FAR RIENTRARE L’AREA DELLA EX CAVA NOCE NEL PIF (PIANO INDIRIZZO FORESTALE)   PROVINCIALE.
In attesa di un positivo riscontro, cogliamo l’occasione per porgere i nostri distinti saluti,
Per il Comitato
Gianluigi Camossi






COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO NO PF2



Stemperati i toni della polemica che ha accompagnato la campagna elettorale precedente la consultazione popolare svoltasi il 29 maggio scorso, è giunto il momento di una riflessione distaccata e approfondita, sollecitando in tal senso anche l’amministrazione Cavalleri che finora si è limitata a dichiarare che “il progetto di ampliamento delle Porte Franche NON sarà inserito nella variante al PGT”. Ovviamente l'esito del voto va ben oltre questa “stringata” presa d'atto della sconfitta.

Crediamo innanzitutto sia importante dire che il numero dei partecipanti alla consultazione è stato significativo, visti i tempi ristretti previsti per il voto e il numero ridotto dei seggi elettorali (solo 3 al posto dei 7 che solitamente vengono allestiti). Per questo crediamo non ci si debba tanto interrogare sul perché molti non siano andati a votare (in alcuni momenti le file duravano ore), bensì su cosa abbiano voluto comunicare coloro che a votare ci sono andati, contribuendo a far superare, e di molto, il quorum stabilito dall’amministrazione.
Coloro che sono andati ai seggi hanno espresso un parere inequivocabile sulla proposta avanzata e a maggioranza si sono detti NON favorevoliAlla proposta di ampliamento del centro commerciale Le Porte Franche così come avanzata dalla ditta proponente, completa delle relative compensazioni economiche ed urbanistiche spettanti al Comune di Erbusco, comprendenti anche il recupero ambientale della ex cava Noce”. I 1616 No hanno voluto indicare chiaramente la via maestra che andrebbe seguita d'ora in poi nelle scelte amministrative: la tutela e salvaguardia del nostro territorio, dell'ambiente e, di conseguenza, della salute di tutti.
Non trascuriamo inoltre, il fatto che molti hanno votato SI’ sentendo su di sé l’incombenza della spada di Damocle rappresentata dal ricatto occupazionale, fattore che probabilmente ha inciso anche sul tasso di astensionismo.
Chi si è preso la responsabilità di votare NO non l’ha certo fatto per una presunta invidia nei confronti del signor Moretti, come qualcuno continua a dichiarare, ma per respingere al mittente un progetto politico, urbanistico, ambientale e sociale che non è sembrato accettabile per Erbusco e più in generale per la Franciacorta.
Neppure gli stessi elettori della lista ‘Erbusco futura’ hanno condiviso le idee sponsorizzate dal Sindaco, infatti la lista di Cavalleri perde per strada circa 900 voti se paragoniamo il risultato elettorale del 2014 con il voto del 29 maggio 2016.
La maggioranza dei votanti ha quindi detto chiaramente No alla svendita del territorio per creare un nuovo centro commerciale, così come ha detto NO al riempimento della cava Noce. Questi cittadini pensanti e votanti meritano rispetto e considerazione, non certo il dileggio riservato loro in Consiglio comunale dal consigliere di minoranza Giuseppe Marchetti che, rispetto alla consultazione, ha tenuto un atteggiamento a dir poco ambiguo e provocatorio arrivando a proporre al Sindaco di NON rispettarne l'esito e di proseguire con l’approvazione dell’ampliamento.

Da queste considerazioni politiche riteniamo si debba ripartire con delle proposte pratiche, coerenti con l'esito della consultazione. Questo anche per dare senso a un’esperienza che da più parti è stata definita “laboratorio democratico”, ed “esperienza innovativa” replicabile anche in futuro.
1* Tutta l’area della collina antistante le Porte Franche deve essere tutelata: le cubature esistenti (cascinale) possono essere recuperate ed è lecito l’ampliamento di 500 MQ già previsti dal PGT, ma andrebbe stralciato il PA13, in ossequio alla volontà popolare. Il verde esistente nella zona poi non deve essere solo salvaguardato, ma sarebbe doveroso curarlo, infoltirlo e abbellirlo.
2* Bisogna svolgere quanto prima il sopralluogo richiesto dalla Soprintendenza ai beni archeologici sulla collinetta antistante le Porte Franche, per verificare la presenza di reperti romani che potrebbero determinare l'adozione del vincolo.  
3* La cava Noce deve essere messa in sicurezza ripulendo l’area da quanto indebitamente scaricato negli anni e istituendo delle forme di controllo per evitare il ripetersi degli scarichi abusivi. L'Amministrazione dovrebbe emettere specifica ordinanza in tal senso. Cambiare la destinazione d’uso del sito in agricolo è inutile, l’unica trasformazione che ha senso è quella in boschiva da sottoporre al Pif provinciale (Piano di indirizzo forestale), con trasformazione dell’area in zona di salvaguardia e di tutela, con l'intento di preservare e rinvigorire un polmone verde da restituire alla collettività come parco pubblico ad uso sociale.  L'esito della consultazione evidenzia il chiaro NO al riempimento con qualsiasi materiale dell'area e l'esigenza di un suo recupero a fondo cava.
4* Al fine di poter disporre in futuro di uno strumento adatto alla consultazione popolare, riteniamo doveroso che venga stilato un regolamento condiviso per i referendum, così da poterne disporre pienamente quando ce ne fosse di nuovo la necessità.

Su queste importanti questioni sottoposte dagli attuali amministratori all’attenzione dei cittadini, l’indicazione fornita è chiara e inequivocabile. Ora tocca alla politica farsene carico e non girare lo sguardo altrove.